Con l'adozione del decreto interministeriale (Imprese, Ambiente, Infrastrutture, Economia) sono partiti, almeno sulla carta, gli incentivi alla rottamazione dei propulsori endotermici in favore dell'acquisto di motori elettrici per la nautica da diporto.

Sono inclusi tutti i tipi di motore: fuoribordo, entrofuoribordo, entrobordo, Pod con estensione perfino ai pacchi batterie. I limiti sono nel quantitativo di motori che si possono acquistare pro capite e ovviamente nell'erogazione dei soldi per ogni motore.

Il fondo è di tre milioni di euro ed è alla portata sia dei diportisti privati sia delle imprese che offrono servizi attraverso l'uso di una barca, a patto che l'acquisto avvenga nel 2024, perché tale è la scadenza prevista nel decreto.

Motore elettrico Yamaha Harmo.

Tutto bello, peccato che siamo a metà ottobre e non sono ancora stati stabiliti né le modalità di erogazione né i termini di presentazione delle domande e, considerati i tradizionali tempi burocratici delle nostre Istituzioni, resta da sperare o in un eccezionale provvedimento lampo o in un'estensione degli incentivi al 2025. Quello che invece è già stato stabilito sono le regole per accedere al fondo.

Chi può accedere agli incentivi 2024 per i motori elettrici marini e cosa viene erogato

Anzitutto il contributo è a fondo perduto ed è prevista in linea generale la possibilità di comprare massimo due motori elettrici, con un contributo massimo del 50% ma fino a 8.000 euro se l’acquirente è un privato, e di più motori fino a un importo totale di 50.000 euro se chi compra è un’impresa.

Motore elettrico entrobordo.

All'interno di queste due macro direttive, il decreto scende più nel dettaglio e prevede che per i motori fuoribordo elettrici dotati di batteria integrata e con potenza fra 0.5 e 12 kW, il contributo sia di 2.000 euro per ogni motore, mentre per i fuoribordo con batteria esterna, gli entrobordo, gli entrofuoribordo e i propulsori con i Pod, il contributo sia di 10.000 euro ciascuno.

Come presentare la domanda per ottenere il contributo (quello che si sa finora)

È bene precisare subito che le domande saranno evase in base all'arrivo cronologico fino a esaurimento del fondo.

Ogni persona o impresa può presentare la propria istanza una sola volta, indicando la quantità di motori che intende acquistare, e può farla esclusivamente online tramite il sito www.mimit.gov.it (clicca qui per accedere al sito).

Va da sé che i richiedenti gli incentivi devono essere stabiliti nel territorio italiano e nel pieno godimento dei diritti civili e di non essere preclusi alle agevolazioni finanziarie pubbliche.

Intanto per ora non si può fare niente, perché bisogna attendere il provvedimento del Direttore Generale per gli incentivi, sperando che si pronunci entro i prossimi 79 giorni che ci separano dal 31 dicembre 2024, data prevista di scadenza dell'erogazione dei contributi per l'acquisto dei motori elettrici marini.


Clicca qui per leggere il decreto interministeriale del 5 settembre 2024 - Fondo per l'incentivo della nautica da diporto sostenibile


La vocazione sportiva del Sacs Strider 13 è percepibile non solo dalle linee tirate e nelle forme affusolate del suo profilo, ma anche nelle parti nascoste, poiché per aumentare le prestazioni è stato rivisto lo scafo con un nuovo studio idrodinamico, che ha portato a un aumento della superficie e, di conseguenza, delle performance.

Questo maxi rib di 13 metri vuole comunque esprimere pure eleganza e un bel look, puntando anche a scelte cromatiche personalizzabili, proprio per fare in modo che ogni modello abbia un'allure sportiva o raffinata a seconda di quello che ricerca ogni armatore.

Sacs Strider 13.

Al di là dell'estetica, il Sacs Strider 13 può essere un mezzo da corsa capace di navigare a 50 nodi, ma anche un più tranquillo cruiser per lunghe navigazioni ad andature di crociera economica; qualunque sia il desiderio del suo armatore, questo gommone si adatta senza problemi.

Non a caso, infatti, è previsto l'equipaggiamento sia con motori entrofuoribordo, che parte da due Volvo Penta D6 da 400 cv, sia con i fuoribordo, che partono da due Mercury V10 da 450 cv. Nel primo caso la velocità massima prevista è di 45 nodi, nel secondo è di ben 52 nodi.

Come è fatto a bordo il Sacs Strider 13

In coperta è l'elogio delle forme sinuose, basti osservare tutta la sovrastruttura con il suo hardtop, ma anche il mobile cucina dietro i sedili di pilotaggio e lo specchio di poppa.

Proprio da qui parte un prendisole di quasi due metri per tre, che fa da collegamento - grazie anche a un corridoio di passaggio - fra l'enorme spiaggetta poppiera e il pozzetto, dove il divano a C è servito da da due tavolini che, una volta uniti, sono in grado di offrire una tavola comoda per tutti.

Dettaglio non visibile, ma sicuramente apprezzabile, è il garage sotto il prendisole, utile per il tender e/o per i watertoys (può contenere fino a sei Seabob).

La consolle centrale di pilotaggio, lascia spazio a due larghi passavanti, ben protetti nella zona del pozzetto, ma un po' meno a prua, dove il pagliolo è quasi a filo dei tubolari, ma si tratta di pochi passi, che conducono al prendisole di oltre due metri di lunghezza ed esteso su tutto il baglio del ponte prodiero.

Sottocoperta il Sacs Strider 13 rivela spazi di grande comfort in ambienti dai toni chiari e, che possono essere configurati in due layout a scelta: o con due cabine, di cui l'armatoriale a prua e in posizione rialzata, oppure con una cabina a due letti e una dinette. In qualunque caso è previsto il bagno con doccia separata.

La scheda tecnica del Sacs Strider 13

Lunghezza f.t.13,47 m
Lunghezza di omologazione11,94 m
Larghezza4,26 m
Immersione1,05 m
Compartimenti9
Diametro dei tubolari0,73 m
Serbatoio carburante1.150 l
Serbatoio acqua dolce200 l
Serbatoio acque nere60 l
Motori entrobordo2x400 cv
Motori fuoribordo2x450 cv
Potenza massima installabile1.200 cv
Portata persone16
Posti letto2 + 2
Omologazione CeCat. B

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Cantiere piacentino di lunghissimo corso nella produzione di barche a vela, Mylius ha esordito l'anno scorso nel mondo della nautica a motore con la navetta Mylius 62P e quest'anno con un open "da paura" di 16 metri, il Mylius M47P.

Perché da paura? Perché già dal suo design esterno visibile in questi render, che sono le uniche immagini disponibili in questo momento, si intuisce quanta energia abbia da sprigionare e in più si aggiunge tutta la forza propulsiva di ben quattro motori Mercury Racing da 500 cv, i fuoribordo della gamma sportiva di Mercury rimodulati per essere ancora più performanti.

Mylius 47P.

Una forza esplosiva supportata dalla carena con doppio step, che favorisce il distacco dall'acqua per anticipare la planata e arrivare più repentinamente alle alte velocità.

Tanta grinta, sì, ma anche una bella polivalenza per il nuovo Mylius M47P che, con il suo mix di linee tirate e forme tondeggianti, si mostra anche con un un bell'open stiloso, a suo agio in una corsa a 55 nodi così come in una più tranquilla crociera e, perché no, anche alloggiato nel garage di un megayacht come tender esclusivo.

Non a caso è prevista anche la versione con i motori entrobordo, dotata di due Volvo Penta da 480 cv Ips650, che possono portare la barca a una velocità massima stimata in 40 nodi e a un'andatura di crociera economica di 20 nodi.

Altra peculiarità interessante da notare è che il Mylius M47P è omologato in categoria A, cioè è progettato allestito e costruito per navigare senza limiti come le barche oceaniche.

Mylius M47P - Coperta

A bordo il Mylius M47P rivela una progettazione ben curata e tesa a offrire la piena fruibilità degli spazi e degli arredi a tutti gli ospiti.

Lo si nota anzitutto dalla completezza e dalle grandi dimensioni degli allestimenti in coperta, decisamente apprezzabili nell'uso crocieristico, ma anche per un impiego come tender quando si va in escursione nelle baie lungo costa.

In pozzetto infatti non manca il prendisole al centro, che si integra con la dinette formata da due divani contrapposti in grado di ospitare fino a dieci persone, il mobile cucina di uguale larghezza dei divani e le ormai immancabili murate abbattibili a poppa, per estendere ulteriormente l'area calpestabile del pozzetto, ma offrire anche due spaziosi trampolini per i tuffi.

Mylius 47P.

Lo sviluppo degli arredi e della plancia di comando lungo la linea centrale del ponte di coperta, fa inoltre sì che questo possa avere una conformazione walkaround, con un camminamento perimetrale ben tracciato e protetto fino a centro barca dalla falchetta rialzata, dopodiché bisogna salire due gradini per accedere al ponte di prua, dove il camminamento si estende in una superficie a tutto baglio da sfruttare anche come prendisole.

Mylius M47P - Sottocoperta

Nel ponte inferiore il Mylius M47P può ospitare fino a quattro persone in due cabine, entrambe col bagno e protette dalla massima privacy, perché sono separate da un vano di servizio e che a ognuna si accede da un ingresso diverso.

L’armatore alloggia a prua e ha una cabina allestita con letto matrimoniale, gli armadi e vari spazi di stivaggio. Il suo bagno prevede il box doccia separato.

La seconda cabina è invece prevista come optional ed è a poppa con accesso dal pozzetto. Qui sono previsti due letti singoli più il bagno separato ed è adatta per due ospiti o, volendo, può anche essere destinata all'equipaggio.

Mylius M47P - Scheda tecnica

Lunghezza f.t.15,90 m
Lunghezza scafo14,85 m
Larghezza4,2 m
Immersione0,68 m
Dislocamento a vuoto9.000 kg
Dislocamento a pieno carico12.900 kg
Serbatoio carburante1.700 l
Serbatoio acqua450 l
Motori fuoribordo4x500 cv Mercury Racing
Motori entrobordo2x480 cv Ips650 Volvo Penta
Omologazione CeCat. A

Scopri anche la navetta Mylius 62 nella nostra prova pubblicata qui.


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Supersportivi i gommoni, Supermarine il dealer. Piccolo gioco di parole per evidenziare cosa c'è alla base della nuova partnership, che vede l'azienda Supermarine come nuovo dealer dei maxi rib da 60 nodi in su di BSK Marine.

Si chiamano Skipper-BSK e compongono una gamma di quattro gommoni da 10 a 12,40 metri, tutti accomunati da bel design e tanta grinta in termini di prestazioni.

Caratteristiche che da oggi potranno più facilmente toccare con mano anche i diportisti italiani, spagnoli e svizzeri, perché è proprio in queste nazioni che il cantiere si insedia tramite la nuova partnership creata con Supermarine.

Skipper-BSK 42NC
Skipper-BSK 42NC.

L'azienda monzese è già dealer (per l'Italia e il Principato di Monaco) del cantiere finlandese Saxdor, altra linea di barche che fa dell'originalità di progetto e delle performance i suoi principali punti di forza, e ora punta a offrire le stesse caratteristiche nel mercato dei rib in Italia, Spagna e Svizzera con i gommoni supersportivi di BSK Marine.

I primi modelli sono già disponibili in Italia e pronti per essere provati, tanto che è già previsto un weekend di porte aperte a Marina di Varazze nei giorni 11, 12 e 13 ottobre per testare direttamente la qualità e le prestazioni dei gommoni Skipper-BSK.

Skipper-BSK 42NC
Skipper-BSK 42NC.

In particolare si parla dello Skipper-BSK 34NC (9,95 m), motorizzato con due fuoribordo Mercury Racing 300R, e lo Skipper-BSK 42NC (12,40 m), motorizzato con 2 Volvo Penta entrofuoribordo diesel; e in arrivo è anche il 38NC (11,53 m).

Per dare un'idea delle prestazioni velocistiche di cui stiamo parlando, basti pensare che con le motorizzazioni massime (che non sono quelle indicate qui sopra) il cantiere dichiara una velocità massima di 85 nodi per il 34NC con 2x450 cv, 80 nodi per il 38NC con 3x450 cv, e addirittura 90 nodi per il 42NC con 4x450 cv.

Supermarine e il suo rapporto con i clienti

Così come ha fatto per Saxdor, la strategia di sviluppo di Supermarine sarà quella di creare una rete selezionata di concessionari per coprire i tre mercati con una presenza fisica sui vari territori e relazionarsi così coi potenziali clienti nella maniera più corretta ed efficace.

"Questo accordo rappresenta una tappa fondamentale dell’ambizioso piano industriale di Supermarine", ha dichiarato Riccardo Cavarzan, CEO dell’azienda. “La nostra mission è offrire prodotti unici nel mercato. Abbiamo iniziato con Saxdor che oggi è un marchio unico in termini di design innovativo e nel rapporto qualità/prezzo. Oggi aggiungiamo il nuovo marchio Skipper BSK che è unico in termini di qualità e performance nel mondo dei maxi rib e dei maxi tender. Siamo entusiasti di poter offrire ai nostri clienti un portafoglio ancora più diversificato di imbarcazioni innovative e di alta qualità. Saxdor e Skipper BSK rappresentano l'eccellenza nei rispettivi segmenti di mercato, e siamo onorati di essere il loro punto di riferimento."


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Armato con i Mercury Verado V12 600, il nuovo Zar Formenti Imagine 130 esprime la vena performante che ci si aspetta da un gommone, mantenendo al tempo stesso il carattere di un piacevole cruiser cabinato di 13 metri, con i suoi ambienti eleganti e finemente arredati.

Con un salto di tre metri e mezzo rispetto all'ormai ex modello di vertice (lo Zar 95 SL), il cantiere entra dunque di buon grado nella sfera dei maxi rib immatricolati con un prodotto molto originale.

Lo Zar Imagine 130 è frutto del lavoro di un team progettuale ormai ben consolidato: Carlos Vidal è il designer creativo, di Francesco Ambrosini e Centrostiledesign è la cura dell'architettura navale, mentre l'ufficio tecnico del cantiere Zar Formenti ha gestito il progetto tecnico e generale.

Un pozzetto bello e multifunzionale per lo Zar Imagine 130

Due isole poppiere che in maniera speculare si compongono di prendisole e dinette, una consolle di comando bella imponente con tre poltrone incastonate in un blocco centrale che dietro integra anche il mobile cucina/bar, più un altro living prodiero che dalla configurazione con due divani contrapposti si può trasformare in dinette e poi anche in prendisole, sono gli elementi che arredano tutto il ponte di coperta dello Zar Imagine 130.

Un gommone che a sorpresa rivela anche un garage per il tender

Una delle cose più sorprendenti in coperta è proprio quella che non si vede, ovvero il garage per il tender racchiuso a poppa sotto i due prendisole.

Il nuovo Zar Imagine 130 è infatti forse l'unico gommone nella fascia dei maxi rib di 13 metri (o dei 40 piedi) a offrire la disponibilità di trasportare un tender, che in questo caso è della gamma Zar Mini.

A bordo dello Zar Imagine 130 ci si muove agevolmente, grazie ai passavanti di buone dimensioni e protetti dalle murate rialzate, ma anche grazie all'adeguato spazio che c'è fra le due dinette poppiere e il mobile cucina.

Il tutto coperto da un hardtop che protegge la sezione centrale del pozzetto, ma rimanendo totalmente aperto ai lati, lasciando così "l'effetto open" in coperta e rivelando anche un design originale e ricercato che, oltre al bell'effetto estetico, ha anche una valenza in termini di praticità per il driver.

Chi sta al timone dello Zar Imagine 130, infatti, può avere il pieno controllo della zona circostante, cosa che gli hardtop chiusi non sempre permettono di fare senza doversi abbassare per vedere attraverso i vetri. Inoltre, può accedere più agevolmente ai lati del gommone nelle fasi di ormeggio.

La plancia di comando, fra l'altro si rivela bella importante e con adeguato spazio per montare due chartplotter di 17 pollici. La postazione, poi, è servita da tre poltrone incastonate in un blocco centrale che, verso poppa, è allestito con un mobile cucina veramente completo di tutto.

En plein-air è invece il living di prua dello Zar Imagine 130, che si rivela in tutta la sua versatilità. Già in configurazione "salotto" colpisce per la particolarità del prendisole che appare come una mega poltrona sfruttabile sia come chaise-longue sia per sdraiarsi completamente.

In qualunque posizione si decida di sfruttarla, rimane sempre in collegamento con il divano al vertice di prua, che a sua volta mostra una bella cura dei dettagli, come i disegni formati dalle cuciture e l'imbottitura perimetrale con il logo Zar al centro.

Zar Imagine 130 e i suoi interni da cruiser che si rispetti

Lo Zar Imagine 130 non delude nemmeno negli interni. È vero che è un 13 metri, ma è altrettanto vero che non sempre è facile ricavare spazi ben vivibili con due cabine e un bagno su un gommone.

Qui, le due cabine si rivelano in un progetto molto efficace, a partire dalla quella prodiera, cioè quella dell'armatore che, dettaglio non trascurabile, è totalmente contornata dagli oblò, forse un po' appesantiti visivamente dalle sezioni apribili che giocoforza mostrano le loro guarnizioni, ma tutto sommato non così criticabili rispetto alla funzionalità che offrono.

Un altra cabina doppia è ricavata sotto il pozzetto dello Zar Imagine 130 in un ambiente non compresso, poiché l'altezza sfrutta tutta la sagomatura della postazione di comando sovrastante.

Naturalmente, il bagno è in un vano separato di buone dimensioni e risulta ben fruibile in tutti i suoi allestimenti. Di buone proprozioni è anche il box doccia.

Carena e motori, l'accoppiata vincente sullo Zar Imagine 130

A poppa dello Zar Imagine 130 sono previsti, come configurazione minima, due fuoribordo da 450 cavalli, ma la potenza consigliata è di 1200, nel qual caso entrano due Mercury Verado V12 600, i fuoribordo più potenti e innovativi disponibili al momento sul mercato.


Leggi anche: Innovativo veramente in tutto. Ecco l’incredibile Mercury Verado V12 600 cavalli, il nuovo fuoribordo di vertice


Sono motori la cui potenza si avverte nettamente in tutta la sua spinta, ma a gestire il tutto ci pensa l'innovativa carena di Zar Formenti, che è a step non solo longitudinali ma anche laterali, con i tunnel idrosostentanti e una V profonda con la ruota di prua caratteristica dei gommoni Zar.

Zar Imagine 130, la scheda tecnica

Lunghezza f.t.13,00 m
Larghezza4,57 m
Diametro tubolari0,76 m
Compartimenti tubolari8
Portata persone18 (cat. C) - 12 (cat. B)
Potenza minima900 cv
Potenza consigliata1.000 / 1.200 cv
Serbatoio benzina1.200 l
Serbatoio acqua300 l
Omologazione CeCat. B/C

Clicca ed entra nel virtual tour dello Zar Imagine 130 sul sito ufficiale di Zar Formenti


Con i tre fuoribordo Mercury da 600 cv il Magazzù MX-16 è in grado di arrivare a una velocità massima di 50 nodi, ma il Magazzù M-16 con i due entrobordo Volvo Penta da 600 cv Ips800 si pone come un più tranquillo cruiser per navigazioni a lungo raggio, ma non necessariamente lente.

Basta infatti osservare il profilo bello slanciato e sfinato di questo maxi rib di 16,70 metri, per capire che è un mezzo a cui la voglia di correre di certo non manca.

Magazzù M-16

Il look sportivo è rimarcato anche dall’hardtop aerodinamico e da due estensioni ai lati del top, come fossero due piccole ali che, oltre a estendere l'ombreggiatura, creano una portanza che aiuta il rib a uscire dall'acqua supportando il compito dei due redan che, proprio per questo intento, sono stati inseriti in carena. I due step, infatti, riducono la resistenza con l’acqua a tutto vantaggio di una maggiore facilità e velocità di entrata in planata.

Magazzù M-16

Il Magazzù M-16, inoltre, non ha i classici tubolari ad aria, bensì i tubolari “D shape”, che sono superfici piene antishock realizzate in schiuma a cellule chiuse insieme al polietilene reticolato con densità EVA di 45-100 kg/m³. Il tutto si traduce in maggiori doti di compattezza e solidità anche a spessori bassi. Le aree di sollevamento sono invece rinforzate con schiuma a densità maggiore.

Che si scelga la versione M-16 con gli entrobordo o la MX-16 con i fuoribordo, l’accoglienza è sempre quella che ci si aspetta da un maxi rib di quasi 17 metri. Sottocoperta, infatti, ci sono due cabine e due bagni, a cui si possono aggiungere altri due posti letto nella dinette al centro del layout.

Il Magazzù MX-16, inoltre, dà la possibilità di allestire la cabina per il marinaio, sfruttando il vano motori lasciato vuoto dagli entrobordo e, in più, i motori fuoribordo possono essere coperti dal prendisole in pozzetto, evitando così di sacrificare la spiaggetta bagno.

Il ponte di coperta ha la conformazione walkaround e offre un camminamento perimetrale bello largo, che avvolge la dinette in pozzetto, molto larga, e il mobile cucina situato di fronte. A prua c'è il classico prendisole con due divanetti contrapposti.

Magazzù M-16

Leggi anche: Magazzù MX-13 Gran Coupé, il maxi-rib da crociera fra lusso e sportività

La scheda tecnica del Magazzù M-16 e MX-16

Lunghezza f.t.16,70 m
Larghezza4,65 m
Serbatoi carburante2x1000 l
Serbatoio acqua400 l
Motori entrobordo (Magazzù M-16)2x600 cv Ips800
Motori fuoribordo (Magazzù MX-16)3x600 cv
Velocitàfino a 50 nodi
Persone imbarcabili20
Omologazione CECat. B

Clicca ed entra nel sito ufficiale del cantiere Magazzù


Si espande la gamma dei trolling motor di Garmin e ora, con l'introduzione del Force Kraken da 48 pollici, anche i "piccoli" pescatori possono avvantaggiarsi di tutta la tecnologia e la funzionalità del motore elettrico di prua per avvicinarsi alle prede in maniera impercettibile per non spaventarle.

Con il suo gambo di soli 121 centimetri di lunghezza, il nuovo motore di Garmin per l'avanzamento lento e silenzioso è dunque adatto a quelle piccole barche con la prua bassa e poco pescaggio, garantendo sempre l'alta tecnologia già applicata sui motori più grandi.

Un motore e mille possibilità di integrazione

Il Garmin Force Kraken col gambo da 48 pollici, infatti, possiede un Gps integrato molto preciso, una potenza elevata e, cosa decisamente comoda, la possibilità di integrarsi a tutta la strumentazione della galassia Garmin, di cui ci si vuole dotare a bordo, per creare un'interazione senza pari fra tutti gli strumenti.

Basti pensare che, con l'integrazione wireless, si può gestire il Force Kraken da 48" tramite il chartplotter in plancia di comando o quello posizionato a prua accanto al motore, oppure dal telecomando che, con la funzione Point-and-go, permette addirittura di tracciare la rotta semplicemente puntando il telecomando nella direzione in cui si desidera andare.

Se lo si ha al polso, si può gestire il motore perfino da uno smartwatch Garmin compatibile, tipo il Quatix 7 (clicca qui per vederlo sul sito di Garmin Italia), così, oltre alla comodità ci si può mettere pure il divertimento di gestire il motore dall'orologio, cosa che fino a poco tempo fa poteva essere immaginata solo nei fumetti di Diabolik.

Sempre dal telecomando, dal plotter o dall'orologio, si può attivare anche la funzione di ancoraggio immediato, semplicemente premendo l'apposito tasto che fissa il punto Gps indicato e lì mantiene la barca in posizione costante.

È prevista l'integrazione anche con l'ecoscandaglio. Alcuni modelli di Force Kraken includono infatti un trasduttore GT56UHD all-in-one, cioè sia con la consueta tecnologia Chirp ad alta frequenza sia con la più evoluta scansione ClearVü e SideVü ad altissima definizione per avere immagini quasi fotografiche sul proprio plotter.

Se si vuole andare ancora oltre questa qualità d'immagine, il Garmin Force Kraken 48" è predisposto per il LiveScope. Nel gambo è infatti previsto un percorso dedicato al passaggio del cavo del trasduttore per facilitare ulteriormente l'installazione. E se ancora non bastasse, si può acquistare a parte la staffa dimontaggio Kraken KuveScope per installare qualsiasi trasduttore LiveScope da utilizzare in tutte e tre le modalità: Forward, Down e Perspective.

Leggi anche: Garmin LiveScope Plus, l'ecoscandaglio evoluto con immagini ancora più nitide

Motore elettrico antisurriscaldamento e facilità di installazione

Il Garmin Kraken Force da 48" è rinforzato con materiali anticorrosione per resistere alla salsedine e agli ambienti usuranti, come quello marino ricco di salsedine e microrganismi. Non a caso il gambo in composito è garantito a vita, mentre gli altri componenti lo sono per due anni.

È inoltre dotato di un motore brushless, ovvero senza spazzole, così non si ha alcun tipo di attrito fra i componenti e si può utilizzarlo a lungo senza il rischio di mandarlo in surriscaldamento, oltre al fatto che consuma anche meno elettricità.

La sua efficienza consente l’erogazione di una potenza di ben 100 libbre (45 kg), con un sistema a 36 volt, e di 80 libbre (36 kg), con un sistema a 24 volt.

L'elica è stata studiata e sviluppata con un bordo d'attacco più sottile per ridurre la resistenza e massimizzare la spinta, mentre il bordo d'uscita è stato progettato per ridurre l'aerazione dell'acqua che può causare cavitazione e ridurre quindi la spinta.

Una staffa a sgancio rapido e il supporto girevole facilitano e velocizzano l'installazione del motore, che può essere montato anche in spazi molto ridotti.

Garmin Force Kraken 48 pollici

Leggi anche: Garmin Force Kraken, il trolling motor maggiore in tutto: autonomia, silenziosità e interattività


Disponibilità e prezzo del Garmin Force Kraken da 48 pollici

Il motore elettrico Force Kraken da 48 pollici è disponibile sia nel colore bianco sia nero al prezzo di 4.399,99 euro, Iva inclusa (listino 2024), compresa la garanzia a vita sul gambo e di 2 anni sugli altri componenti. Naturalmente, per tutta l'assistenza si può contare sulla vasta rete di rivenditori autorizzati Garmin.

Da ricordare infine che il Garmin Force Kraken è disponibile anche nelle versioni da 63, 75 e 90 pollici in bianco e da 63 e 75 pollici in nero. Tutti i modelli in nero includono già il trasduttore GT56UHD.


Clicca ed entra nel sito ufficiale di Garmin Italia per vedere tutti i Force Kraken


Dici Frauscher e ti si presenta una storia quasi centenaria, sia per quanto riguarda il cantiere austriaco (nato nel 1927) sia per il Cantiere Nautico Feltrinelli, che è l'importatore italiano, nonché parte attiva nel suggerire tante particolari soluzioni nello sviluppo delle nuove barche, e che affonda le sue radici in un trasloco avvenuto nel 1919.

E ne sono passate di barche in tutte queste decadi, modelli che hanno fatto la storia del cantiere, ma che hanno anche portato ventate di novità e atmosfere di gran classe.

Frauscher 757 St. Tropez

Basti pensare al 757 Saint Tropez, forse il più rappresentativo di Frauscher in termini di fascino vintage, perché poi con i modelli successivi si è addentrato nella storia ancora più lontana, richiamando le forme delle barche da competizione degli anni Venti e Trenta, mescolate a linee molto moderne, in un'originalità di stile che è andata (e va tuttora) oltre il "semplice" concetto di modern-classic, che generalizza questa sfera di mercato.

È il caso del 686 Lido, del 606 Riviera, del 909 Benaco e di altre barche, che il passare del tempo ha necessariamente messo fuori produzione per lasciare spazio a modelli più evoluti e in linea con l'attualità dei tempi.

Un patrimonio storico, che il Cantiere Nautico Feltrinelli ha pensato di valorizzare, o meglio, di non far disperdere nella memoria, perché una cosa, per quanto bella e preziosa possa essere, se non la vedi più alla fine te ne dimentichi.

Una mostra itinerante delle grandi glorie

Nasce così l'iniziativa Frauscher da Collezione, dedicata a mantenere viva la vicinanza degli appassionati con questi modelli ormai usciti di produzione, ma che hanno ancora molto da raccontare e che, se il mercato non richiedesse forzatamente cose sempre nuove, potrebbero essere ancora in catalogo a ravvivare gli entusiasmi di molti diportisti, perché sono, sì, barche storiche, ma per nulla vecchie e ancora di attualità.

L'idea di Frauscher da Collezione è quindi quella di cogliere le occasioni di manifestazioni, fiere e ogni evento pubblico per mettere in mostra le barche storiche del cantiere. E un primo assaggio lo si è avuto all'ultima edizione del Salone Nautico di Venezia, o forse proprio da lì è partita l'idea dei Frauscher da Collezione, dove Feltrinelli ha allestito uno stand per festeggiare il ventennale della collaborazione con Frauscher e per l'occasione ha esposto al centro un esemplare del 717 GT in una "originale" colorazione azzurra.

“A vent'anni dall’inizio della collaborazione con Frauscher, alcuni dei modelli più iconici del brand sono usciti di produzione: è con grande dispiacere che abbiamo visto ritirare imbarcazioni come 757 Saint Tropez, 686 Lido, 606 Riviera, 717 GT, 909 Benaco, che hanno fatto la storia del marchio austriaco e parte del nostro cantiere, diventando veri e propri miti per i nostri clienti, che continuano a richiederle con affetto e passione”.

Chi parla è Mauro Feltrinelli, che prosegue: “L’idea è quella di creare un 'Collector’s Corner' ­ogni qualvolta si organizzeranno eventi e manifestazioni mantenendo una linea sempre aperta per celebrare e supportare questi capolavori che resteranno indelebili nella memoria storica degli appassionati del marchio, anche grazie alla loro capacità di mantenere il proprio valore sul mercato praticamente inalterato”.


Leggi anche il nostro articolo del 2019: I 100 anni del Cantiere Nautico Feltrinelli: tutto iniziò con un trasloco


Leggi anche il nostro articolo del 2017: Novant'anni di storia nel segno del futuro. Buon anniversario Frauscher!


Ecco i Frauscher da Collezione

Per alcuni anni i modelli citati da Mauro Feltrinelli, sebbene fossero andati fuori catalogo, sono rimasti in produzione solo su richiesta, ma ora non esistono nemmeno più gli stampi, dunque non è più possibile produrle e sono ormai diventati dei veri e propri pezzi da collezione.

909 Benaco

Omaggio all’antico nome del lago di Garda, Benaco 909 racchiude in nove metri tecnologia e tradizione per offrire un day cruiser senza tempo e di altissima qualità progettuale e produttiva.

757 Saint Tropez

La lucentezza degli acciai lavorati a mano, gli arredi in legno di mogano e/o teak, la grande stabilità, morbidezza e tenuta in acqua fanno riemergere sempre piacevoli sensazioni in ogni situazione. Frauscher 757 St. Tropez dimostra le sue straordinarie qualità in acqua e la sua eleganza superiore ed è stato il primo natante da diporto al mondo motorizzato con un propulsore ibrido diesel–elettrico, sviluppato da Steyr su richiesta e indicazioni di Frauscher, diventando un punto di riferimento fin dalla sua apparizione nel 2006.

717 GT

La linea, reminiscenza degli esclusivi anni '20 del secolo scorso; la carena, che offre i più alti comfort e sicurezza insieme alle belle sensazioni velocistiche regalate da una carena ispirata a quella degli idroplani a redan. Il motore è in posizione centrale ed è accoppiato alla linea d'asse con elica iperventilata.

686 Lido

La purezza stilistica, il fascino degli anni '30, il design e le prestazioni da fuoriserie sportiva, la cura del dettaglio e la ricercatezza dei materiali pregiati fanno di questa "piccola" granturismo un oggetto dal gusto intramontabile, privo di connotazioni storiche, geografiche o sociali. Un'opera "minimalista", pulita, semplice, accattivante al punto da attrarre sempre. Il nome “Lido”, particolarmente caro al Cantiere Nautico Feltrinelli, è stato ispirato dal ristorante “Lido da Adriano” di Gargnano, dove il modello venne battezzato. Una versione speciale di 686 Lido “Edizione Dino Feltrinelli” fu dedicata al grande pilota di motonautica.

606 Riviera

La lunghezza di 6 metri non ha impedito al cantiere austriaco di concentrare in questa barca tutta la capacità tecnica, il pregio dei materiali e le prestazioni di assoluto rilievo. Le misure contenute non hanno sacrificato nulla alle dimensioni del prendisole - estensibile fino a quasi due metri - o alla tenuta di mare. Anche il nome “Riviera” ha la sua origine sul Lago di Garda da uno storico locale di Gargnano, mentre la versione elettrica 600 Riviera fu presentata al Salone di Genova nel 2009 con propulsione “Fuel Cell” a idrogeno.


Clicca ed entra nel sito ufficiale di Frauscher Italia


Il Gozzo 35 è uno dei best seller di casa Apreamare, non poteva quindi che essere lui la base di ispirazione per la versione con l'hardtop, che è stata appena varata col nome di Apreamare Gozzo 38 Cabin, una barca concepita per essere più facilmente utilizzata per tutto l’anno rispetto al modello open.

Il Gozzo 38 Cabin mostra infatti un'inedito (per i gozzi di Apreamare) hardtop che chiude totalmente la sezione centrale del pozzetto. Una soluzione che, oltre alla sua evidente funzionalità, dona anche un'identità nuova a questo gozzo di 11,45 metri.

Apreamare Gozzo 38 Cabin.

L’idea di Cataldo Aprea, avvalendosi della progettazione di Marco Casali per il design e di Umberto Tagliavini per la carena, è stata quella di realizzare un’imbarcazione facilmente gestibile da una sola persona come un open da diporto giornaliero, ma con tutto il comfort del cruiser e il look e la tenuta di mare del gozzo sorrentino.

L'Apreamare Gozzo 38 Cabin presenta infatti nuove soluzioni progettuali che, complice appunto la presenza della tuga, ne cambiano radicalmente il layout e, dunque, il modo di vivere il ponte di coperta.

Apreamare Gozzo 38 Cabin.

Già a una prima occhiata dall'esterno si può notare come il pozzetto, seppur coperto, non perda la vista a tutto tondo sul mare, grazie alle grandi vetrate perimetrali che coronano interamente la sovrastruttura, anche nella porta-finestra poppiera, che è apribile su quattro ante.

Quadrato sotto la tuga chiusa del Apreamare Gozzo 38 Cabin.
Quadrato sul ponte di coperta del Apreamare Gozzo 38 Cabin.

Come cambia a bordo l'Apreamare Gozzo 38 Cabin

Vediamo subito allora come Marco Casali ha organizzato il nuovo layout di questo gozzo cabinato anche in coperta. Quello che sul modello open è un ponte di coperta tutto aperto da poppa a prua, con divani e prendisole più il wetbar, sul nuovo Gozzo 38 Cabin diventa per gran parte un ampio salone con una dinette a C sviluppata sul lato di sinistra e un mobile cucina sul lato di dritta.

Porta della tuga aperta.

Da notare che lo schienale poppiero della dinette può traslare all'interno, per poter offrire una seduta al confine fra salone e pozzetto con vista panoramica verso poppa.

Vista sul pozzetto.

E proprio a poppa, il pozzetto offre un divano a L servito da un tavolo estraibile per ottenere una dinette all'aperto comoda per sei persone. Non è trasformabile in prendisole, ma il problema non si pone, perché una grande superficie imbottita è prevista nella tradizionale posizione di prua.

Vista dall'alto del Apreamare Gozzo 38 Cabin.

Le murate alte, tipiche delle barche d'ispirazione classica come i gozzi sorrentini di Apreamare, hanno offerto spazio per poter alzare il piano di coperta e aumentare dunque i volumi interni, senza intervenire sulla silhouette del profilo esterno della barca.

In questo modo la falchetta si è ridotta di circa 20 cm, ma per recuperare l'altezza utile a proteggere il transito dei passeggeri è stata aggiunta una battagliola.

È una soluzione progettuale che ha consentito di massimizzare lo spazio a disposizione su tutto lo scafo, grazie al quale sull'Apreamare Gozzo 38 Cabin ora c'è anche la seconda cabina con un letto largo ben 140 centimetri, che si aggiunge a quella prodiera e al bagno separato, che già c'erano sul modello open, ma che qui sono più spaziosi.

Cabina armatoriale del Apreamare Gozzo 38 Cabin.
Seconda cabina ospiti del Apreamare Gozzo 38 Cabin.

Leggi anche il nostro articolo sul Gozzo 35 Speedster con i fuoribordo, che debutta a Cannes 2023


Due opzioni per la scelta dei motori e delle trasmissioni

Dal punto di vista della propulsione, l'Apreamare Gozzo 38 Cabin è disponibile con due motori entrobordo in linea d'asse oppure entrofuoribordo con i piedi poppieri.

Apreamare Gozzo 38 Cabin.

In quest'ultimo caso si può ulteriormente scegliere fra una coppia di motori Volvo Penta D4 da 270 oppure 320 cv, con i piedi poppieri DPI di ultima generazione.

Chi invece sceglie la tradizionale linea d'asse, può disporre di una sola opzione per i motori, ovvero due Volvo Penta D4 da 320 cv.

Apreamare Gozzo 38 Cabin.

Apreamare Gozzo 38 Cabin, la scheda tecnica

Lunghezza f.t.11,45 m
Lunghezza di costruzione9,95 m
Lunghezza al galleggiamento9,64 m
Larghezza3,70 m
Immersione sotto le eliche0,94 m
Dislocamento a vuoto8.000 kg
Dislocamento a pieno carico10.000 kg
Serbatoio carburante700 l
Serbatoio acqua dolce200 l
Serbatoio acque nere50 l
Portata persone14
Motori entrofuoribordo2x270 cv
Motori entrobordo2x320 cv
Omologazione CeCat. B
Apreamare Gozzo 38 Cabin.

Clicca e scopri tutte le versioni del Gozzo 35 nel sito ufficiale di Apreamare


A volte il noleggio è meglio dell'acquisto, tutto dipende dalle opportunità offerte dal mercato, e nel caso della formula Tuccoli NautiRent l'opportunità si presenta come un'ottima occasione per poter disporre di una barca pagando solo una quota mensile, che comprende il noleggio e tutti i servizi annessi all'uso della barca stessa.

Tuccoli T250 SF Capraia disponibile con Tuccoli NautiRent.
Tuccoli 250 SF Capraia - Lung. 7,77 m - mot. max 1x350 cv - vel. max 40 nodi.

Essere armatore senza gli oneri dell'armatore potendo anche scegliere la barca in un range di modelli piuttosto variegato dal punto di vista anche dell'utilizzo, perché la gamma di imbarcazioni di Tuccoli Marine punta a tutte le sfumature del diporto, da quello giornaliero da vivere su open snelli e veloci a quello crocieristico con dei bei cabinati, fino alla pesca sportiva con barche super attrezzate.


Clicca qui e scopri tutta la gamma di imbarcazioni Tuccoli Marine sul sito ufficiale del cantiere


Il noleggio con quote mensili senza interessi con Tuccoli NautiRent

L'ulteriore vantaggio nella grande rosa dei vantaggi di un noleggio a lungo termine è che nel caso della formula Tuccoli NautiRent le quote mensili sono calcolate senza gli interessi.

Questo significa che non si paga nulla in più di ciò che viene dato e al tempo stesso si entra in un ecosistema di servizi e opportunità che liberano da ogni impegno legato alla gestione della barca, come per esempio la manutenzione, l'assicurazione, la burocrazia o eventuali situazioni di emergenza che richiedono il recupero in mare. Inoltre, è prevista una garanzia assicurativa completa di cinque anni.

Barche disponibili con Tuccoli NautiRent.
Da sinistra, il Tuccoli T250 VM Evoluzione, il T210 SF Giannutri e il T250 SF Capraia.

I servizi legati alla formula Tuccoli NautiRent

Il contratto di noleggio prevede la scelta fra 35 e 85 ore di utilizzo annuale della barca, ma in caso di necessità si può andare pure oltre, anche se in realtà 85 ore sono già ampiamente nella media (anzi, si poterebbe anche dire oltre) dell'uso delle barche di proprietà.

Vernice Antivegetativa Annuale

Lo sa bene chi deve farla ogni volta: il carenaggio stagionale è un'operazione essenziale che ha i suoi oneri, ma nel noleggio a lungo termine previsto da Tuccoli, la vernice antivegetativa annuale è parte integrante dell'offerta.

T210 SF Giannutri disponibile con Tuccoli NautiRent.
Tuccoli T210 SF Giannutri - lung. 6,88 m - mot. 1x250 cv - vel. max. 40 nodi.

Senza aggiungere altro denaro, quindi, ogni hanno si ha la garanzia di assistenza per preservare le prestazioni e l'efficienza dell'imbarcazione, perché gli organismi marini che col tempo si attaccano all'opera viva creano inevitabilmente resistenza con l'acqua rallentando la barca, come è facilmente intuibile.

Recupero in Mare fino a 15 Miglia dalla Costa

Va detto che se la barca riceve l'assistenza necessaria, che in questo caso è appunto compresa nel noleggio, i problemi tecnici in mare non dovrebbero presentarsi, ma siccome è sempre bene avere il massimo delle cautele, la formula Tuccoli NautiRent ha previsto anche un servizio di recupero in mare fino a 15 miglia dalla costa. Una serenità in più sapendo di non dover mettere mano al portafoglio in caso di necessità di questo servizio.

Polizze Assicurative

Sempre in tema di tranquillità, l'offerta include anche una polizza kasko annuale e una polizza corpi totale, che insieme creano uno scudo protettivo completo contro ogni eventualità.

T250 VM Evoluzione.
Tuccoli T250 VM Evoluzione - lung. 7,89 m - mot. 1x350 cv - vel. max. 40 nodi

Libertà di Scelta al Termine del Contratto

Dal noleggio alla proprietà il passo può essere breve, perché la formuIa Tuccoli NautiRent non preclude la possibilità di diventare armatore.

Infatti, nel caso in cui alla fine del contratto si rimanesse ancora affezionati alla barca avuta in utilizzo, la si può riscattare con la quota già prevista all'inizio del noleggio.

Banchina.

Se invece si vuole approfittare dell'opportunità di avere un nuovo modello, si può restituire la vecchia barca e ordinarne un'altra fruendo sempre di tutti i vantaggi economici e di servizio previsti nella formula Tuccoli NautiRent, in un loop che può rendervi diportisti a vita con zero pensieri.


Leggi la nostra prova dell'open di 7 metri Tuccoli 210 VM motorizzato con un Suzuki DF250


Leggi anche la nostra prova del fisherman di 8 metri Tuccoli 250 VM Evoluzione dotato di un Suzuki DF300


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