Azimut 53, il gusto delle lunghe crociere! Anche con il mare mosso trovato nel nostro test

Categorie: I Nostri Test
8 Novembre 2021
Azimut 53, il gusto delle lunghe crociere! Anche con il mare mosso trovato nel nostro test

Mare mosso, di quelli che consigliano la maggior parte dei diportisti di restarsene in banchina, ma lo voglio proprio provare questo Azimut 53 che vuole fare delle crociere di famiglia su lunghe rotte (e lunghi periodi) uno dei suoi punti qualificanti.

L'Azimut 53 è un 17 metri che esalta il gusto delle lunghe crociere nella fascia dei 50 piedi, non solo per le sue soluzioni progettuali che ne ampliano gli spazi a bordo, ma anche per il suo comportamento in mare.

Sulle soluzioni di bordo esprimo le mie impressioni in pochi punti che si aggiungono alla descrizione più in basso fatta in anteprima da Claudio Russo, ma adesso è il momento di affrontare il mare fuori dal Marina di Varazze. A bordo siamo in cinque con un migliaio di litri di gasolio e i serbatoi dell’acqua vuoti.

Subito i Volvo Penta Ips950 abbinati ai due motori D11 da 725 cavalli, confermano tutta la loro efficienza facendo entrare l'Azimut 53 rapidamente in planata, ma soprattutto mettendo subito a proprio agio il driver che riesce a controllare le circa 25 tonnellate dell’Azimut 53 con grande facilità.

Le trasmissioni svedesi mi consentono un raggio di virata davvero stretto, magari inutile in crociera, ma sapere che la maneggevolezza e rapidità di esecuzione di tutte le manovre è così agevole mette ulteriormente a proprio agio.

La plancia di comando un po' arretrata sul fly dell'Azimut 53 mi aveva inizialmente creato qualche perplessità, ma sia da questa postazione sia da quella interna la visibilità al timone è sempre ottima e quindi in navigazione, come in manovra, si ha tutto sotto controllo; il joystick dei Volvo Ips provvede al resto.

Trentadue nodi di massima e c'è qualche potenzialità in più. Ottimo il regime di crociera

Come detto il mare è mosso, ma la carena dell’Azimut 53 l’affronta con determinazione e un passaggio sull’onda morbido, confermando che navigare in queste condizioni non è un problema.

Il regolatore automatico dell’assetto tiene ben bilanciata la barca e anche quando puntiamo alla massima velocità, asseconda la nostra navigazione nel migliore dei modi.

Trentadue nodi (uno in più di quanto dichiarato dal cantiere) è una buona punta velocistica che ho raggiunto. Con mare calmo credo che un paio di nodi si possono ancora guadagnare, ma non è certo questo l’obiettivo prioritario dell’Azimut 53.

Mi concentro allora sul minimo di planata che si mantiene a 1230 giri con 9,6 nodi di velocità e un consumo totale di 55 l/h, che fa ipotizzare anche una crociera attenta ai budget.

A voler individuare però una velocità di crociera un po' più allegra, ma comunque in un range economico per l'Azimut 53, direi che attestarsi attorno ai 18-20 nodi, quindi poco sotto i 2 mila giri, è la soluzione migliore.

In queste verifiche sono ben supportato dai due monitor Garmin che, dialogando con le centraline dei motori, sono in grado di fornire tutte le informazioni, consentendo di ottimizzare la navigazione in base alle condizioni del mare.

Cosa mi è piaciuto particolarmente dell'Azimut 53

Se l’obiettivo del designer Alberto Mancini era quello di dare una grande sensazione (e non solo quella) di spazio, direi che c’è proprio riuscito: l’eliminazione dei montanti, le grandi vetrate e il fly di generose dimensioni ben inserito, complice un inserto più scuro, nel profilo esterno dell’Azimut 53, garantiscono una barca spaziosa e al contempo filante allo sguardo.

L’adozione dei motori Volvo Penta Ips e la prua dritta e voluminosa hanno consentito di guadagnare 65 cm di lunghezza utile all’interno della barca, a tutto vantaggio delle cabine che infatti sono ben spaziose e vivibili, ideali per crociere di lunga durata a cui ambisce l'Azimut 53.

Sempre grazie ai Volvo Penta Ips si è potuto anche tenere basso il baricentro, per le minori esigenze di spazio della sala macchine, e questo ha consentito di limitare l’altezza del gradino fra cucina e living: solo 25 cm.

Avevo qualche dubbio sulla cabina armatoriale che confina direttamente con la sala macchine, ma la prova fonometrica mi ha tranquillizzato.

Con l'Azimut 53 in manovra, quindi in un comportamento dei motori abbastanza eterogeneo, cioè dal minimo a brevi ma violente accelerazioni, il rumore variava in un range da 70 a 75 db, un dato ottimo.

Tante piccole e grandi soluzioni che affinano l'Azimut 53

Sul ponte principale, l’ampia apertura della vetrata a poppa consente di creare un collegamento diretto tra la dinette esterna e la cucina interna, al punto che ritengo abbastanza inutile il mobile grill posto all’esterno.

A prua dell'Azimut 53, il prendisole è accoppiato a un divanetto frontemarcia e tutta la zona può essere protetta dai raggi solari con un tendalino teso su quattro pali, una soluzione pratica quanto efficace.

La cabina del marinaio ha l’accesso dalla plancetta poppiera ed è di dimensioni allineate alla media degli yacht di queste dimensioni. Se si naviga senza marinaio diventa un pratico super-gavone.

Sull'Azimut 53 il flybridge è di grandi dimensioni e con le diverse zone ben definite: prendisole a prua della plancia e dinette a poppa, ovviamente servita di un generoso mobile cucina.

I numeri dell'Azimut 53


Lunghezza f.t.
16,78 m

Larghezza
4,95 m

Immersione
1,41 m

Dislocamento a pieno carico
30.000 kg

Motorizzazione
2x725 cv Volvo Penta D11 Ips950

Serbatoi carburante
2.400 l

Serbatoi acqua
590 l

Cabine
3 + 1 marinaio

Bagni
2 + 1

Omologazione Ce
Cat. B

Design esterni
Alberto Mancini Yacht Design

Design interni
Azimut Yachts

Design carena
Azimut Benetti R&D in collaborazione con Micad



I dati della prova dell'Azimut 53

Regime motori
(giri/min.)
Velocità
(nodi)
Consumi
(litri/ora)
600 5,5 11
1000 8,7 36
1500 13 108
2000 22 179
2500 32 287

Prezzo

1.020.000 euro + Iva
con due motori Volvo Penta D11 da 725 cv Ips950



Segue articolo pubblicato il 12 marzo 2021 da Claudio Russo.

Azimut 53, lo yacht che esalta il gusto delle lunghe crociere nella fascia dei 50 piedi

È arrivato il nuovo Azimut 53. Attraverso un video di lancio al pubblico (vedi sopra), Azimut Yachts ha presentato il suo nuovo flybridge che incentiva alle lunghe crociere. Lo ha rivelato tutti i suoi 17 metri di lusso e bel design e un equipaggiamento con due Volvo Penta da 725 cv Ips950, per una velocità massima di 31 nodi.

Il cantiere assicura anche uno spazio sorprendente per il nuovo Azimut 53, che, con i suoi 16,78 metri, si posiziona nel mercato di fascia media dei cruiser flybridge, con particolare attenzione a chi la barca la vuole usare in lunghe crociere con tutta la famiglia o a chi comunque ama navigare in buona compagnia.

Con l'Azimut 53 l'obiettivo del cantiere Azimut Yachts è infatti quello di insediarsi nel segmento dei 50 piedi con uno spirito più incentivante alle lunghe navigazioni, come avviene per le navette, dove gli spazi e la disponibilità degli arredi e dei comfort sono commisurati alle permanenze prolungate a bordo.

E anche l'equipaggiamento dei Volvo Penta D11 Ips950 è una scelta ponderata in funzione delle crociere a lungo raggio, ma questo lo vedremo fra poco.

Intanto, già osservando il profilo dell'Azimut 53 balza facilmente all'occhio tutta la sua familiarità con i grandi motoraycht da crociera, che non tutti hanno nel range dei 17 metri.

Lo si nota per esempio nel ponte di prua, dove l'Azimut 53 ha un living completo di divano e prendisole, dalle vetrate ai lati della tuga estese senza montanti dal vertici di prua a quello di poppa, ma è soprattutto il flybridge con il suo immenso divano poppiero, pronto a raccogliere una grande quantità di persone in questo living comodo per tutti.

Non mi appare ancora chiaro al momento la funzione del tavolino centrale, se è estensibile per ottenere una dinette o se è solo un piano d'appoggio. Probabilmente è più la seconda soluzione, ma lo scopriremo presto.

Tutta la sovrastruttura è realizzata in carbonio secondo gli ultimi canoni produttivi di Azimut Yachts, soluzione che permette di risparmiare un bel po' di peso.

Una garanzia di classe e comodità per gli interni dell'Azimut 53

All'interno l'Azimut 53 rivela un'atmosfera rilassante e di buon gusto, sui toni del marrone nei legni e del beige chiaro nei tessuti e si può subito apprezzare la cucina all'ingresso del salone, perché è praticamente un ampio ambiente di grande fruibilità che, per il suo posizionamento aperto verso il pozzetto, di fatto scompare dal resto del living prodiero, che infatti si propone come un ambiente molto ben raccolto per tutti gli ospiti.

Sottocoperta, il layout dell'Azimut 53 dispone di tre cabine, di cui due matrimoniali e una doppia. L'armatoriale naturalmente è a poppa su tutto il baglio e, oltre all'aggiunta di un divano lungo la murata di sinistra è dotata anche di una vera e propria cabina armadio.

La Vip prodiera e la cabina a due letti condividono lo stesso bagno e, nella zona di disimpegno, è stato ricavato pure uno spazio per installare una lava-asciuga. All'estrema poppa c'è anche l'alloggio per il marinaio con il suo bagno.

Gli interni dell'Azimut 53 sono stati progettati dall'Ufficio Stile di Azimut Yachts, mentre il design esterno è opera di Alberto Mancini, una firma di rilievo in ambito Azimut, perché suoi sono anche i più recenti modelli della serie Flybridge e dei grandi hardtop della linea S.

Volvo Penta Ips, la scelta giusta per un cruiser long range di media gamma

Ho fatto prima una citazione sui Volvo Penta D11 da 725 cavalli Ips950 che equipaggiano il nuovo Azimut 53 come scelta ben ponderata per uno yacht improntato alle crociere a lungo raggio, non solo perché i motori Ips della casa svedese occupano meno spazio in sala macchine e hanno curve di consumo più basse, ma anche perché rientrano in un sistema integrato di Volvo Penta, dalle manette alle eliche, che permettono un'incredibile facilità di governo della barca.


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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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